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     Ho scritto questi ricordi sapendo che verranno conservati in un archivio appositamente costituito su personale iniziativa dal Rag. Mazzanti Nilo, il quale si prodiga nei modi più impensati per aiutare i lucchesi emigrati nel mondo a tenere i contatti con questa loro terra di origine. Inoltre egli si sta adoprando alacremente anche per raccogliere tutte le notizie che possano testimoniare ai posteri gli innumerevoli sacrifici affrontati ovunque da questi nostri concittadini; le inevitabili sconfitte subite, ma anche gli innumerevoli successi che onorano la nostra città negli angoli più sperduti dei cinque continenti.
     Il fatto che anch’io sia riuscito a dare un piccolo contributo a questa encomiabile opera dell’amico Nilo, mi riempie il cuore di gioia e chiedo a tutti coloro che su questo argomento hanno testimonianze e ricordi, di adoprarsi in qualche modo affinchè tale ricchezza non vada distrutta nella dimenticanza.

Ringrazio:

* Il Prof. Guglielmo Lera, per avermi aiutato a rintracciare l’Autore dei versi che ho voluto citare in prima pagina e che ricordavo a memoria per averli imparati a scuola oltre 60 anna fa, ma non ricordavo che sono di Giacomo Zanella.

* La Prof. Lina Rossi, per aver ricostruito nel disegno la Corte Stagi a Fagnan’ Basso, come era negli anni ‘30 secondo i miei ricordi.

* Il Rag. Nilo Mazzanti, per avermi procurato la fotocopia di un giornale d’epoca uscito a New York il 18 Aprile 1906 con la notizia del terremoto a S. Francisco e una fotocopia di altro giornale d’epoca dove compare la foto della Banca del Fugazi.

La Signora Ghilardi del negozio “Foto Ghilardi”, per avermi procurato la foto della trebbiatrice con la scena del tutto simile a quella in cui si trovava “Gustino” quando vide... “arivà un de’ tui...”

* Il Signor Ettore Cortopassi, che a suo tempo mi regalò personalmente le due foto del Palazzo del Littorio (veduta esterna e veduta interna); quella della Manifattura Tabacchi vista da Porta S. Anna, e quella che mostra Corso Garibaldi con le prime donne in bicicletta all’epoca in cui ci andava anche mia madre, cioè verso il 1910.

* Tutte le altre foto le ho fatte io.

* Le fotocopie dei vari documenti riprodotti, le ho curate personalmente rifacendomi agli originali.

                                                                                 Divo Stagi

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